martedì 18 giugno 2013

HERO: RECENSIONE

I miglior attori cinesi (Jet Li, Maggie Chung, Donnie Yen, Zhang Ziyi e Tony Leung), un grandissimo regista come Zhang Yimou e capolavoro è servito. “Hero” è un bellissimo film (che ha avuto anche il plauso di Quentin Tarantino) ambientato in un tempo lontanissimo quando ancora la Cina era divisa in sette regni. Il guerriero Senza nome (Jet Li) racconta, invitato a palazzo, al re Qin, come sia riuscito a uccidere i tre guerrieri che si opponevano alla politica di riunificazione del paese. Tre guerrieri fortissimi, quasi imbattibili, che però sono stati ormai annientati.


Zhang Yimou cura ogni minimo dettaglio del suo film e la storia, che procede per lunghi flashback, è un’esperienza visiva unica, travolgente e piacevole. Tutto è soave e soffice, anche i momenti più drammatici si trasformano in un quadro. Le scenografie sono maniacalmente curate, come tutti gli altri elementi, esasperati fino all’inverosimile, e sono necessarie per capire la passione che spinge i personaggi ad agire, rendendo al meglio l’essenza stessa dell’opera. Stile fiabesco e baroccheggiante, soprattutto nei coreografati combattimenti, dove gli attori, avvolti dalle foglie dorate, si esibiscono in danze con le spade. L’esagerazione però non scade mai nel ridicolo, anzi rende tutto più spettacolare e geniale.

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