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venerdì 3 agosto 2012

TWIXT: RECENSIONE


Postato anche su Film4Life... e premetto che è uno dei miei film preferiti in ASSOLUTO... sicuro in una TOP 50!!!

Quando un grande regista decide di sperimentare è sempre uno spettacolo. Non fa eccezione nemmeno il nuovo lavoro del grande maestro Francis Ford Coppola, che per la prima volta si cimenta nella realizzazione di una pellicola in cui è presenta un uso (moderato e sapiente) della (stra)abusata tecnica del 3D. Con "Twixt", film di chiusura insieme ad Albert Nobbs di questa 29esima edizione del Torino Film Festival, il registra Francis Ford Coppola ci accompagna in un mondo fatto di vampiri, streghe e atmosfere da romanzi horror di metà Ottocento.

Non è un caso il riferimento al secolo della decadenza dato che il protagonista, uno scrittore da due soldi, interpretato da Val Kilmer, trova in Edgar Allan Poe la sua guida per risolvere un caso di omicidio. Allan Poe in versione virgiliana, che accompagna il protagonista di "Twixt" verso la redenzione, come il sommo poeta latino ha fa nella Divina Commedia con Dante Alighieri.

Da sottolineare subito che non si tratta di un film in 3D. Le scene che utilizzano la tecnologia degli occhialetti sono solo due e Francis Ford Coppola per avvertire il suo spettatore di indossare gli occhiali utilizza una tecnica metacinematografica che poteva venire in mente solo ad un genio della settima arte. La storia è avvincente ed appassionante e si avvale di un cast che si cala perfettamente nelle atmosfere dark della pellicola.

Ovviamente una menzione speciale va dedicata ad Elle Fanning, la nuova diva nascente di Hollywood, che con il suo fascino etereo, è semplicemente straordinaria in ruoli demoniaci. La storia è oniricamente ispirata, con una sceneggiatura sapientemente articolata. L'unica cosa che c'è da augurarsi è che il film invada presto le sale italiane. Del resto quella di Torino di oggi è un'anteprima europea. 

mercoledì 1 agosto 2012

LO SCHIACCINOCI 3D: RECENSIONE


Postato anche su Film4Life... 

Chi non conosce la storia de “Lo schiaccianoci” dello scrittore Ernst Hoffman? Chi non ha sentito almeno una volta nella vita le musiche del famoso balletto di Pëtr Il'ič Čajkovskij, ispirato al racconto di Hoffman? E chi non ha visto il film di Andrei Konchalovsky de “Lo schiaccianoci 3D”? Ecco se a quest’ultima domanda avete risposto no, state tranquilli non vi siete persi nulla, anzi, per non rovinarvi la magia della storia scritta e ballata, che rappresenta una bella fiaba natalizia, è meglio non andare al cinema per vedere questo film. La storia del principe trasformato in un pupazzo dal malvagio re dei topi, viene dal regista Andrei Konchalovsky ripresentata al pubblico in versione cinematografica e con le musiche di Čajkovskij.

La storia è sempre la stessa e il regista russo si serve della stella nascente del cinema americano Elle Fanning, ma il risultato è pessimo. Intanto il 3D è inutile e anche in 2D è tranquillamente guardabile. Il film è fatto solo per un pubblico infantile, anche se sarebbe giusto vietarlo a tutti quelli che hanno già compiuto i sei anni. Il doppiaggio italiano è tremendo, fastidioso, tanto da far sperare fin dalle prime battute che qualcuno bruci quell’ìinsopportabile schiaccianoci. La sceneggiatura è piatta e non coinvolge per niente e non si sente l’atmosfera magica e i tormenti dei personaggi del racconto originale. Qualcosa poi veramente di insopportabile è il modo in cui è stata affrontata la colonna sonora. Infatti le meravigliose musiche di Čajkovskij vengono riprese nel film e, in stile disneyano, vengono proposte allo spettatore con dei testi banali, che fanno sgranare gli occhi agli spettatori. Insomma la battuta è facile, volgare e inevitabile: lo schiaccianoci rompe le “noci”!

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