domenica 6 gennaio 2013

POMI D’OTTONE E MANICI DI SCOPA: RECENSIONE


Dopo Mary Poppins c’è forse solo un altro film a tecnica mista che ancora sopravvive nelle feste natalizie di tutto il mondo: Pomi d'ottone e manici di scopa diretto nel 1971 da Robert Stevenson, prodotto dalla Walt Disney Productions e interpretato da Angela Lansbury e David Tomlinson.
Il film si basa in parte sui romanzi scritti durante la Seconda Guerra Mondiale da Mary Norton, ovvero Il magico pomo d'ottone ovvero, come diventare una strega in dieci facili lezioni e Falò e manici di scopa che uniti hanno dato vita a questo originale classico per famiglie. Pomi d'ottone e manici di scopa  racconta un episodio, romanzandolo, uno spiacevole episodio accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale, quando il governo britannico aveva deciso di inviare i bambini e i ragazzi di Londra, nelle campagne, lontani dai bombardamenti tedeschi sulla capitale del regno. E proprio così comincia l’azione: tre bambini vengono inviati in campagna ed accolti nella casa di Miss Price, una aspirante strega, che ha deciso di fermare con una magia lo sbarco dei tedeschi sulle coste britanniche. Il film quindi mescola, forse come ancora non era mai successo prima al cinema, fatti realmente accaduti nella storia con fatti assolutamente inventati, che vogliono riscrivere la storia stessa (e il primo film che vi deve venire in mente in questo caso è proprio il finale di Bastardi senza Gloria di Quentin Tarantino).
Pomi d'ottone e manici di scopa, progetto pensato da Walt Disney negli anni ’60 e abbandonato solo dopo essere riuscito a strappare i diritti di Mary Poppins alla scrittrice Pamela Lyndon Travers (a proposito proprio su questo ultimo episodio sta per uscire Saving Mr. Banks!), ha anche vinto un Oscar per i Migliori Effetti Speciali ed in effetti anche dopo anni di distanza è incredibile che cosa siano riusciti a creare le geniali menti della Disney: scope e letti volanti, uomini che si trasformano in animali e quell’incontro dell’animazione con il live action che da troppi anni manca sugli schermi cinematografici di tutto il mondo.
Per quanto riguarda la versione italiana, c’è da dire che Lydia Simoneschi, voce della signora in giallo del piccolo schermo Angela Lansbury, dà al film quel calore familiare che ci si aspetta da un buon film natalizio. Da vedere ed apprezzare, soprattutto da grandi!

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