martedì 7 agosto 2012

VERONA: RECENSIONE


Postato anche su Film4Life... 

Che cosa faresti qualora sapessi che tutti si aspettano da te il meglio? Che cosa faresti se i tuoi genitori hanno già deciso la ragazza che devi sposare, il lavoro che devi fare, lo sport che devi frequentare? Che cosa faresti se nella tua vita dovessi essere il migliore in tutto? Questi sono i dubbi di Brandon, popolare capitano della squadra dei Kappa di un college canadese, segretamente omosessuale, protagonista, insieme a Xan, del cortometraggio “Verona” che ieri pomeriggio ha aperto brillantemente il focus “Ultimo tabù: sport e omosessualità, le ‘nostre’ olimpiadi” al 27 Torino GLBT Film Festival.

Il cortometraggio ripercorre la vicenda di “Romeo e Giulietta” in chiave omosessuale, regalando allo spettatore uno spaccato del bullismo nei college americani; bullismo e discriminazione che hanno portato tanti ragazzi al suicidio. La storia ripropone brani della celebre opera shakespeariana, ripercorrendone passo passo il triste svolgersi degli aventi, citando anche in maniera appropriata il nostro Zeffirelli e Buz Luhrmann. Ovviamente Brandon e Xan si conoscono ad una festa, come accade nella tragedia originale ed anche loro appartengono a due confraternite diverse, che si odiano. I personaggi dell’opera di Shakespeare sono tutti riproposti, ed anche il coro, che introduce gli spettatori teatrali all’ambientazione, in “Verona” di Laurie Lynd è rappresentato da una trans.

Il film è coraggio anche perché affronta temi come l’accettazione della propria omosessualità, oltre che ovviamente il bullismo, piaga della società nord-americana. Sembra incredibile, ma tutti gli attori protagonisti sono delle giovani star della televisione canadese, che si sono prestati a realizzare questo cortometraggio proprio per sensibilizzare gli spettatori sulla difficoltà di accettarsi e le tragiche conseguenze che ne possono derivare. Ottimo lavoro! 

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