mercoledì 1 agosto 2012

L'ORA NERA 3D: RECENSIONE

Postato anche su Film4Life... 

La cosa positiva in un film come “L’ora nera 3D” è indubbiamente la durata. Una volta usciti dal buio della sala cinematografica, una volta levati i fastidiosi occhiali 3D, il sollievo di sapere che la pellicola dura appena 89 minuti fa applaudire al regista, che ha deciso di non prolungare lo strazio per lo spettatore ancora per qualche altro minuto. Insomma il risultato finale di questo film, diretto da Chris Gorak, e che si avvale di una guest star come Emile Hirsh e di attori (ormai non più troppo) emergenti come Olivia Thirlby e Max Minghella, è davvero poco accattivante sotto tutti i punti di vista. Intanto il titolo: viene da chiedersi perché il film su una invasione aliena debba chiamarsi “L’ora nera”, tra l’altro questa volta il titolo italiano rispecchia quello inglese che è “The Darkest Hour”. In effetti non ha molto senso con tutta la storia.

Ma di cosa parla la storia? Cinque ragazzi si ritrovano a Mosca e qui all’improvviso degli alieni che si nutrono di elettricità invadono la Terra, disintegrando e facendo diventare polvere gli esseri umani. Il film insomma inizia con una carneficina. I 5 ragazzi che seguiamo nel corso della narrazione ovviamente riescono a scampare al primo attacco alieno e sono tra i pochi sopravvissuti del pianeta Terra e si metteranno alla ricerca di un modo per sopravvivere.

Il film è insomma una copia tra l’altro nemmeno en riuscita delle pellicola degli anni Novanta di registi come Rodriguez. Ci sono dialoghi fastidiosi, con una retorica difficilmente digeribile. Inutile raccontare le voragini che ci sono a livello di sceneggiatura: ad esempio gli alieni non percepiscono gli uomini attraverso il vetro perché il vetro è un isolante, però riescono a vedere i nostri protagonisti anche se sono ad una finestra, perché serve a mandare avanti la storia. La sceneggiatura (purtroppo) è scritta da Jon Spaihts, che al momento non vi dirà nulla come nome, ma che tra qualche mese quando uscirà “Prometheus” di Ridley Scott potreste anche odiare, soprattutto se anche quella sceneggiatura di un film abbastanza atteso è come quella de “L’ora nera 3D”. 

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