lunedì 20 giugno 2011

HARRY POTTER E IL PRIGIONIERO DI AZKABAN: RECENSIONE

Postato anche su Film4Life... 

“Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”, terzo film tratta dalla saga di romanzi scritti da J. K. Rowlings, è un film coraggioso, che deve accompagnare lo spettatore dall’infanzia ei protagonisti al loro primo accenno di maturità. Harry, Ron ed Hermione non sono più infatti dei semplici bambini come nei primi due film diretti da Crisi Columbus, ma stanno crescendo e per farlo hanno bisogno anche di qualcun altro in cabina di regia. La decisione cade sul messicano Alfonso Cuaròn, che ha già affrontato in altri suoi lavori il travagliato momento del passaggio dalla spensieratezza delle scuole elementari al turbinio interiore delle scuole medie. 

A prima vista cambiano molte cose rispetto a “Harry Potter e le pietra filosofale” e “Harry Potter e la camera dei segreti”. Intanto è cambiato l’attore che interpreta il saggio Albus Silente. La morte improvvisa di Richard Harris, fa scegliere ai produttori di affidare la parte del preside di Hogwarts a Michael Gambon. Certo i cambiamenti (e i miglioramenti) più interessanti non riguardano il cast, ma lo stile con cui è narrato questo episodio. La storia si svolge meno nei meandri del fantasy e più nella realtà, con il piccolo Harry che deve cominciare a fare i conti con il suo difficile passato, venendo a conoscenza di segreti e personaggi a lui finora sconosciuti. 

Il tormento principale del protagonista non è questa volta Voldemort in carne ed ossa, ma gli strascichi emotivi che Harry si porta dentro, anche se il regista non disdegna temi universali che arricchiscono la narrazione: il razzismo, la differenza tra le classi sociali. Sicuramente fino ad ora il miglior lavoro sul maghetto dagli occhiali tondi mai realizzato.

2 commenti:

  1. concordo
    è il film migliore della serie, non per le cose che racconta ma PER LA BRAVURA DI CUARON, regista abilissimo a far parlare le immagini
    perfetta la realizzazione dei DISSENNATORI (li avevo immaginati proprio così), dell'Ippogrifo, della Mappa e dei personaggi dei quadri (in uno dei quadri c'è anche la moglie di Cuaron, Annalisa Bugliani e la loro figlia Tess, che allora non aveva nemmeno compiuto 1 anno)

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  2. non sapevo del quadro... ehehehe... beh... una bambina che può vantarsi di essere in un film di harry potter... cominciare cosi la carriera al cinema non è male...
    cmq sì... CUARON è il motivo principale che rende questo Harry potter il migliore della serie... del resto è anche uno dei pochi ad avere un regista... cmq spero vivamente nell'ultima parte perché la prima dei DONI DELLA MORTE non mi era dispiaciuta... boh... l'ansia sale!!! :)

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