venerdì 8 aprile 2011

LO STRAVAGANTE MONDO DI GREENBERG: RECENSIONE

Postato anche su Voto10... 

Chi si aspetta la solita commedia americana à la Ben Stiller, rimarrà deluso. “Lo stravagante mondo di Greenberg” di Noah Baumbach è un film simpatico e anticonvenzionale che racconta la difficoltà di comunicare non solo nei rapporti sentimentali, ma anche nella costruzione di vere amicizie. 

Il film, mischia umorismo e sentimenti e ha come protagonisti due antieroi romantici: Florance e Roger non sono belli, non hanno successo, non sono ricchi e non hanno grandi aspettative. Sono due persone che vivono come possono, due individui che non hanno visto realizzarsi i loro sogni, ma non per questo hanno smesso di andare avanti.

Un Ben Stiller insolito, dimagrito, emaciato e svestito dei soliti panni comici, a volte demenziali, dimostrandoci la sua bravura, confrontandosi con un personaggio psicologicamente difficile da digerire. Roger Greenberg infatti è un uomo di quarant’anni uscito da poco da una clinica riabilitativa psichiatrica, insomma un sociopatico, con evidenti problemi comportamentali e sentimentali.

Uscito un anno fa negli States, “Lo stravagante mondo di Greenberg” (titolo italiano che cerca di portare la gente al cinema per mostrare un commedia che non c’è) riuscirà ad avere successo in Italia?

1 commento:

  1. Uno dei film più brutti visti in vita mia. Mettere quel titolo poi, mi ha fatto convincere che fosse un film comico-surrealistico (sulla falsariga del Favoloso mondo di Amelie).
    Per la prima volta in vita mia, me ne sono andato dal cinema quando il film non era ancora finito.

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