I miglior attori cinesi (Jet Li, Maggie Chung, Donnie Yen,
Zhang Ziyi e Tony Leung), un grandissimo regista come Zhang Yimou e capolavoro
è servito. “Hero” è un bellissimo film (che ha avuto anche il plauso di Quentin
Tarantino) ambientato in un tempo lontanissimo quando ancora la Cina era divisa
in sette regni. Il guerriero Senza nome (Jet Li) racconta, invitato a palazzo,
al re Qin, come sia riuscito a uccidere i tre guerrieri che si opponevano alla
politica di riunificazione del paese. Tre guerrieri fortissimi, quasi
imbattibili, che però sono stati ormai annientati.
Zhang Yimou cura ogni minimo dettaglio del suo film e la
storia, che procede per lunghi flashback, è un’esperienza visiva unica,
travolgente e piacevole. Tutto è soave e soffice, anche i momenti più drammatici
si trasformano in un quadro. Le scenografie sono maniacalmente curate, come
tutti gli altri elementi, esasperati fino all’inverosimile, e sono necessarie
per capire la passione che spinge i personaggi ad agire, rendendo al meglio
l’essenza stessa dell’opera. Stile fiabesco e baroccheggiante, soprattutto nei
coreografati combattimenti, dove gli attori, avvolti dalle foglie dorate, si esibiscono
in danze con le spade. L’esagerazione però non scade mai nel ridicolo, anzi
rende tutto più spettacolare e geniale.
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