Si può passare dal fumare 40 sigarette al giorno a zero? La risposta è sì e a spiegarcelo è l'istrionico Gianni Pacinotti, regista e fumettista (meglio conosciuto con lo pseudonimo di Gipi), che partecipa in concorso al Torino Film Festival, edizione numero 30, con il suo film Smettere di fumare fumando. Titolo originale e di sicuro effetto, la pellicola sfugge da ogni categoria cinematografica, dato che non è una storia narrativa, ma non è nemmeno un documentario: più che altro può essere considerato una sorta di diario, in cui il protagonista tenta l'impossibile, ovvero smettere di fumare all'improvviso. All'improvviso così come è nato questo piccolo film di 69 minuti. Un giorno, come racconta Gipi nel suo blog, ha deciso di capire che cosa gli sarebbe successo se avesse smesso di fumare i suoi due consueti pacchetti di Camel Blue. Riprendendosi day after day ecco nascere questo lavoro, che segue anche uno dei mantra di Pacinotti, ovvero realizzare qualche che gli piace e non una storia che sia necessariamente ben confezionata, canonicamente parlando, per il grande schermo.
Dopo il successo de L'ultimo Terrestre, ecco dunque una nuova idea geniale da parte del fumettista, prestato al cinema, che certamente realizza opere fuori dagli schemi, mantenendo integro il suo stile. Questo acido, ironico, anarchico diario pubblico, è stato pensato come una scommessa, che Gipi è convinto di aver perso già in partenza, ma si trasforma frame dopo frame in un vero e proprio combattimento, contro il desiderio, l'ossessione di ri-accendere di nuovo un sigaretta e riprendere quindi quello che è uno dei vizi più comuni nella nostra società. Smettere di fumare fumando è un film imprevedibile, divertente, assolutamente non convenzionale che mostra in nuce tutto il talento di un autore (un bravo autore) italiano, moderno, che vive con frizzante leggerezza le contraddizioni del nostro tempo. Esplosivo e vulcanico!
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